Bollette del gas troppo alte, ora puoi non pagarle: ma solo in questo caso

Non tutti lo sanno, ma in alcuni casi puoi non pagare la bolletta del gas: ti svelo come fare, e non avrai nessuna conseguenza legale.

Ti è mai capitato di ricevere una bolletta del gas che ti ha fatto sgranare gli occhi? Quei momenti in cui pensi: “Non è possibile, non ho acceso neanche il forno!”. Eppure, la cifra è lì, nera su bianco, e il dubbio ti assale: e se il contatore avesse sbagliato?

In questi casi, puoi non pagare la bolletta senza avere conseguenze? La risposta è sì, ma bisogna che ci siano determinate condizioni. Te ne parlo subito!

Bolletta del gas troppo alta: in quali casi puoi rifiutarti di pagare

Negli ultimi tempi sono sempre più i condomìni (ma anche singoli utenti) che si trovano a dover fronteggiare fatture dalle cifre esorbitanti. E non parliamo di lievi errori di calcolo: in certi casi le cifre sono talmente alte da sembrare fuori dal mondo. La domanda, a questo punto, è inevitabile: possiamo davvero rifiutarci di pagare?

Una risposta chiara arriva da una recente sentenza della Corte d’Appello di Roma, che ha fatto molto parlare di sé. Il caso riguardava un condominio romano a cui il fornitore di gas aveva chiesto il pagamento di quasi 176 mila euro. Una somma enorme, tanto che l’amministratore aveva deciso di opporsi.

Da lì è iniziata una battaglia legale che si è chiusa con una decisione davvero interessante per tutti noi consumatori. Arriva la parte che interessa di più: sì, in alcuni casi puoi non pagare la bolletta del gas se l’importo è gonfiato da errori o malfunzionamenti del contatore.

Puoi dire addio alle bollette del gas troppo care grazie alla sentenza della Corte d’Appello

Secondo la Corte, quando il condominio (o il singolo utente) contesta in modo preciso e documentato il funzionamento del contatore, l’onere della prova passa automaticamente al fornitore. In pratica, tocca alla società del gas dimostrare che i dati registrati sono corretti e che l’apparecchio funziona bene.

La sentenza n. 5587 del 2025 spiega che il contatore gode di una “presunzione di veridicità”, ma questa è solo semplice e può essere superata.

Se l’utente fa una contestazione fondata, per esempio chiedendo una verifica tecnica o segnalando un guasto, la palla passa al fornitore, che deve dimostrare con prove concrete che la bolletta è giusta. Se non lo fa, il cliente non è tenuto a pagare.

È un passaggio importante, perché non sempre chi riceve la bolletta ha gli strumenti per capire se il contatore funziona o meno. La Corte ha riconosciuto che certi guasti sono nascosti, tecnici e impossibili da accertare senza competenze specifiche.

Per questo, basta una segnalazione dettagliata per spostare la responsabilità sul gestore. Per cui, se la tua bolletta del gas ti sembra inspiegabilmente alta, non dare per scontato che sia colpa tua.

Scrivi al fornitore, chiedi una verifica e conserva tutto. Se i conti non tornano, la legge ora ti dà un’arma in più per difenderti e, in certi casi, per non pagare affatto.