Il cinema mondiale è sconvolto dalla notizia: lo abbiamo amato tutti, non c’è più

Il cinema mondiale è sconvolto dalla notizia arrivata qualche giorno fa. Il noto regista che tutti abbiamo amato è scomparso: le cause della morte

Un anno funesto, il 2025, per il mondo del piccolo e grande schermo. Tra le star italiane, a venire a mancare sono stati il giornalista Emilio Fede, che ci ha lasciati nel settembre scorso, e il famosissimo Pippo Baudo, la cui morte è sopraggiunta il 16 agosto 2025.

Lee Tamahori
Addio al noto regista – Rivistaprometheus.it

 

Ma sono molte altre le celebrità del cinema e della tv che, per una causa o per un’altra, ci hanno lasciati nel corso dell’anno. Solamente qualche giorno fa, più precisamente il 7 novembre scorso, veniva a mancare uno dei registi più noti della scena del cinema. Il quale, tra le altre pellicole, ha diretto anche il 20esimo capito della saga dell’agente segreto James Bond; l’ultimo, per intenderci, interpretato da Pierce Brosman.

Addio a Lee Tamahori: le cause della scomparsa del noto regista

La notizia della scomparsa di Lee Tamahori è stata resa nota tramite un comunicato della sua famiglia. A quanto si apprende, il regista 75enne è scomparso circondato dall’affetto dei suoi familiari: l’amore della sua vita Justine, i figli Sam, Max, Meka e Tané, le nuore Casey e Meri e la nipotina Cora Lee.

La sua eredità continua a vivere attraverso il suo whānau (famiglia), la sua mokopuna (nipote) – è il contenuto della dichiarazione della famiglia -. Lee continua a vivere anche attraverso ogni regista che ha ispirato, ogni limite che ha infranto e ogni storia che ha raccontato con il suo sguardo geniale e il cuore sincero“.

Malato di Parkinson da mesi, Tamahori sarebbe morto proprio per una complicazione legata alla sua malattia. Soltanto nell’aprile scorso, il regista neozelandese aveva dichiarato di “avere ancora tutte le rotelle a posto” rispetto al decorso del Parkinson. Lo hanno definito un ‘leader carismatico’ e uno ‘spirito creativo indomabile’, in riferimento all’energia e alla passione che il regista ha sempre messo nel suo lavoro.

I successi più grandi del regista Lee Tamahori

A dare il via all’enorme successo di Lee Tamahori fu proprio il suo primo lungometraggio, “Once Were Warriors”, uscito nel 1994. Una pellicola che attirò le attenzioni dell’opinione pubblica mondiale proprio per via del ritratto da lui fornito in rapporto alla violenza domestica.

Lee Tamahori
La carriera di Lee Tamahori – Rivistaprometheus.it

 

In seguito, Tamahori si distinse per aver diretto successi mondiali, come appunto “La morte può attendere” (2002), capitolo della saga di James Bond, “L’ombra e il buio” (1997) con Anthony Hopkins e il film “Next” (2007) con Nicolas Cage. Tamahori, che nacque a Wellington nel 1950, iniziò la sua carriera come artista pubblicitario e fotografo. Il suo ingresso nell’industria cinematografica neozelandese avvenne alla fine degli anni Settanta, dapprima come tecnico del suono, poi come regista dietro la macchina da presa.

Gestione cookie