C’è un gesto fastidioso, più che altro una brutta abitudine, che si mette in atto quando si fa la spesa, e che può portare a dei guai.
C’è un gesto fastidioso, adottato da tantissime persone nel mondo, una brutta abitudine che si è soliti mettere in atto quando ci si reca al supermercato per fare la spesa. Si tratta di un comportamento che può mettere a rischio e portare a guai seri. In cosa consiste? Una semplice e banalissima abitudine, che magari si segue in maniera distratta, e che può trasformarsi in illecito.

Succede ovunque, ma tale abitudine è tipica negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, però, è arriva anche da noi, e non è difficile imbattersi in persone che la mettono in pratica, soprattutto se queste sono accompagnate da bambini piccoli. Un gesto fatto senza malizia ma che può portare delle grane, poiché infrange la legge, paragonando il gesto al furto di un prodotto.
La cattiva abitudine sempre più frequente ma che rappresenta un illecito: attenzione a quando si fa la spesa
Tra le cattive abitudini, quando ci si reca al supermercato, c’è quella di assaggiare i prodotti sugli scaffali. Tantissime persone sono solite aprire le buste e consumare il prodotto mentre girano tra gli scaffali. Lo fanno perché sono affamate, oppure perché il loro bambino piccolo è affamato. Agiscono così, pensando poi di portare la confezione alla cassa per il pagamento.
Non capita di rado di vedere bimbi piccoli, magari seduti nell’apposito seggiolino del carrello della spesa, intenti a consumare qualche dolcetto, delle patatine o delle caramelle. Gli adulti lo fanno spesso con la frutta. Secondo la legge italiana, però, il gesto è paragonabile a un illecito: secondo il Codice Penale, articolo 624, l’atto di aprire una confezione all’interno dell’esercizio commerciale equivale a impossessarsi del prodotto, rubandolo.

Anche se l’intenzione è quella di pagare il prodotto alla cassa, tale azione costituisce reato, quindi è da considerare un tentativo di furto. Difficilmente, un commesso del supermercato impedirà a una mamma di aprire un pacchetto di patatine per il proprio bambino affamato, e allora basta portare la confezione alla cassa per pagarla. Tuttavia, è importante sapere che non sarebbe consentito dalla legge.
Mai mangiare i prodotti alimentari durate la spesa al supermercato, equivale a un furto
Se, bene o male, consumare prodotti confezionati, aprendo l’involucro, può passare inosservato (basta poi portare la confezione alla cassa e pagare per giustificare il gesto), salvo metterla in borsa e fare finta di niente per non pagare, diversa è la situazione dei prodotti venduti sfusi o a peso. In tal caso, consumarli equivale a sottrarre un bene. Parliamo di pane, frutta, dolci sfusi.

L’accusa di furto, in questa condizione, si fa più concreta, visto che il bene, fino al pagamento alla cassa, resta di proprietà del negozio. Le norme vengono applicate non solo per una questione di trasparenza, altrimenti con la scusa di voler assaggiare prima di pagare, tutti consumerebbero centinaia di prodotti durante la spesa tra gli scaffali, ma sopratutto per una questione igienica. Salmonella in un prodotto proveniente dall’India: il richiamo alimentare.
Gli alimenti non devono essere toccati prima di uscire dal supermercato, è una questione igienico sanitaria, per non contaminare altri alimenti, per non sbriciolare a terra, per non sporcare, e ovviamente portare rispetto agli altri consumatori. Mangiare prodotti tra gli scaffali è una brutta abitudine che infrange le regole. Difficilmente si viene denunciati per aver mangiato delle patatine o una mela, ma è meglio che il buon senso prevalga sempre.





