Oggi si parla dei gioielli rubati al Louvre, ma i furti messi a segno che hanno fatto la storia sono molti: ecco i più eclatanti.
Sono bastati 7 minuti e il mondo ha assistito a un furto che nessuno si sarebbe aspettato. Un montacarichi e il museo tra i più famosi al mondo è stato messo in ginocchio e per giorni non si è parlato d’altro. Gioielli per il valore di 88 milioni d’euro sono scomparsi ma nella giornata di domenica 26 ottobre arriva un’importante sviluppo: due dei presunti ladri sono stati arrestati.
Fermati in un’operazione combinata mentre tentavano di lasciare il Paese, due uomini sono stati messi in stato di fermo perchè sospettati di essere due dei rapinatori che hanno messo a segno il colpo. Le prove contro di loro, tracce del DNA rinvenute sulla scena e precedenti per furto su commissione. Purtroppo però non c’è traccia dei complici o dei gioielli. E mentre si resta con il fiato sospeso sul futuro di questo furto, nella storia altri ladri hanno “fatto il colpo grosso”.
Come non partire da un italiano, Vincenzo Peruggia, che è riuscito nell’inimmaginabile: ha rubato la Gioconda nascondendola sotto il cappotto. Proprio così, nel 1911, per patriottismo Peruggia voleva solo riportare in Italia ciò che credeva appartenesse al nostro Paese e che i francesi avessero rubato. Per due anni si rimase con il fiato sospeso per le sorti dell’opera, poi nel 1914 la Monna Lisa tornò al suo posto nel Louvre e non era più “solo un quadro”, ma il mito che oggi è.
Passiamo al 1990, ci troviamo a Boston dove due uomini travestiti da poliziotti entrano all’Isabella Stewart Gardner Museum e immobilizzano le guardie. Gli bastarono poco più di sessanta minuti per portare via opere di Degas, Manet, Rembrandt e Vermeer per un valore stimato in circa mezzo miliardo di dollari. E’ stato il furto più grande della storia. Delle opere ancora oggi non si hanno tracce, ma le cornici vuote sono rimaste come testimonianza. Nel 2013, viene dichiarato dall’FBI che si conosca l’identità dei ladri non rivelando però i nomi ma non si sono mai riuscite a recuperare le tele. A oggi il museo offre ancora una ricompensa pari a 10 milioni di dollari.
Continuiamo con il mistero della Coppa Rimet, il più sacro trofeo del calcio mondiale. Siamo nel 1966, quando sparisce per venire ritrovata per puro caso da un cane sette giorni dopo. Nel 1983 sparisce di nuovo e qui subisce un destino infausto: i ladri la fondono in lingotti d’oro per ricavarci poco più di quindicimila dollari. Il suo valore resta eterno, come una domanda che molti si pongono: era la vera Coppa Rimet quella ritrovata?
E concludiamo con un altro italiano, Leonardo Notarbartolo protagonista del colpo al World Diamond Center di Anversa. Durante una notte del febbraio del 2003, insieme a tre complici aprì ben 123 cassette di sicurezza, rubando diamanti e pietre preziose per un valore che superava i 100 milioni di dollari. L’errore che gli costò caro fu un sacchetto gettato durante la fuga nei boschi. In quel sacchetto una fattura a nome di Leonardo Notarbartolo. Dopo solo cinque giorni dunque fu arrestato e condannato a dieci anni. Oggi vive libero, c’è un documentario su di lui ma dei diamanti o delle pietre preziose nessuna traccia.
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