Quando acquisti pasta al supermercato scegli quella che pensi essere 100% italiana, ma ti stai sbagliando: ecco le marche più affidabili.
La pasta è il simbolo per eccellenza del Made in Italy, un vero e proprio orgoglio nazionale che unisce famiglie, regioni e generazioni. E sappiamo tutti quanto suscettibili siano gli italiani sul cibo e di quanto siano pronti a scagliarsi contro chiunque storpi le nostre ricette. Eppure, dietro l’apparenza di un prodotto interamente tricolore, si cela una realtà più complessa di quanto si creda.

Non tutta la pasta prodotta in Italia nasce da grano italiano. La tradizione sì ma la materia prima, in molti casi, attraversa oceani e confini prima di arrivare nei nostri piatti. Gran parte del grano duro utilizzato proviene da Paesi come Canada, Stati Uniti, Australia o Grecia, un flusso costante che alimenta un’industria da milioni di tonnellate. L’Italia purtroppo, con una produzione annua di circa quattro milioni di tonnellate di grano duro, non riesce infatti da sola a soddisfare la domanda interna.
Pasta 100% italiana? Non sempre
Gli amanti della pasta chiedono sempre più spesso tracciabilità e trasparenza, desiderosi di sapere se ciò che portano a tavola rappresenta davvero la tradizione agricola italiana. Dal 2018, le etichette obbligano a indicare il Paese di coltivazione del grano e il Paese di molitura, ma la chiarezza resta ancora un obiettivo più che una certezza.
I consumatori preferiscono sempre di più il grano italiano e così alcune aziende hanno scelto di investire direttamente nei campi, collaborando con agricoltori locali per garantire una filiera trasparente e controllata. In questo modo la pasta 100% italiana serve anche a sostenere l’economia agricola interna.

Dietro le scelte si nasconde anche una componente economica e geopolitica. Le tensioni internazionali e l’aumento dei costi energetici hanno ridotto la convenienza delle importazioni, spingendo le industrie a guardare di nuovo verso il territorio. Allo stesso tempo, alcune aziende continuano a utilizzare miste di grani italiani ed esteri, cercando il giusto equilibrio tra tenuta di cottura, qualità proteica e stabilità dei prezzi.
Il futuro della pasta sembra dunque sempre più italiano, grazie alla crescente attenzione alla qualità, alla sostenibilità e al rispetto delle filiere corte.
Scegliere una pasta fatta con grano 100% italiano non è solo una questione di gusto, significa sostenere la biodiversità agricola, ridurre l’impatto ambientale e contribuire al futuro di un’eccellenza che è parte integrante dell’identità culturale del Paese. Ma per raggiungere un vero equilibrio servirà sicuramente ancora del tempo.
Quali marche hanno pasta con grano 100% italiano?
Ma quindi quali sono le marche che acquistiamo e dichiarano di utilizzare grano italiano al 100%? Money.it indica le seguenti:
- Armando
- Despar Premium
- Felicetti
- Antonio Amato
- Granoro Dedicato
- La Molisana
- Sgambaro
- Girolomoni
- Coop Fior Fiore
- Conad Verso Natura
- Vivi Verde Coop
- Voiello
La scelta dunque di prediligere pasta prodotta con grano 100% italiano, come abbiamo già detto, serve anche a sostenere il settore agricolo del nostro Paese. Una decisione che dobbiamo prendere ogni volta che davanti alla corsia del supermercato, prendiamo un pacco di pasta piuttosto che un altro.





