Stufetta elettrica usata da molti per contrastare il caro bollette, ma è la scelta giusta da fare? Capiamo quale sia tutta la verità.
Quando l’inverno si avvicina e poi entra nel suo periodo più freddo c’è sempre un problema che assilla la maggior parte degli italiani: le bollette. Così si cercano soluzioni alternative di riscaldamento (come nuove tecnologie) che possano aiutarci con il non pagare cifre esorbitanti per luce e gas.

In tanti scelgono come metodo per mantenere la casa al caldo le stufette elettriche, ma poi realmente non hanno idea se sia la soluzione geniale che fa risparmiare o qualcosa che andrà a incidere negativamente sulle bollette. Cerchiamo di scoprirlo.
Stufetta elettrica, ma quanto ti costa?
Una stufetta da 1.000 a 2.000 watt consuma tra 1 e 2 kilowattora per ogni ora di utilizzo. Tradotto in termini economici, significa che ogni ora di calore costa tra 0,13 e 0,60 euro, a seconda della tariffa elettrica. Poca cosa, forse, ma tutto cambia se la si lascia accesa ogni giorno per mesi interi.
In cinque mesi di uso quotidiano, la spesa può oscillare tra 20 e 90 euro, una cifra che non manda in rovina ma che, sommata ad altre utenze, può diventare significativa.

Dietro le cifre ci sono persone e la scienza ci aiuta a capire come reagiamo quando la temperatura scende. Ricerche internazionali, come lo studio “Household Responses to Winter Heating Costs” pubblicato su ScienceDirect, hanno mostrato che quando il costo del riscaldamento aumenta, gli individui riducono volontariamente la temperatura interna anche di mezzo grado. È una sorta di adattamento spontaneo, un modo per rispondere al freddo senza toccare il portafoglio.
Ma c’è di più. Gli studiosi della Università di Berkeley, analizzando il rapporto tra consumo elettrico e temperatura esterna, hanno dimostrato che ogni grado in più fuori casa riduce i consumi del 4%. Quando fuori gela, quindi, i nostri comportamenti cambiano: cerchiamo calore in modo più intenso, più istintivo. È un equilibrio tra fisicità, abitudine e necessità, che va ben oltre il semplice comfort.
Eppure, non si tratta solo di bollette. Secondo uno studio pubblicato su PubMed Central, intitolato “The Mortality Effects of Winter Heating Prices“, l’aumento dei prezzi dell’energia è collegato a una maggiore mortalità invernale, soprattutto tra le persone con fragilità respiratorie e cardiovascolari. Risparmiare troppo può diventare pericoloso.
Come trovare un equilibrio tra comfort e caro bollette
La stufetta elettrica resta un alleato prezioso, ma come ogni strumento va usata con buon senso e attenzione. Il suo punto di forza è la rapidità: scalda subito, senza attese. Ma la vera differenza la fa l’uso che ne facciamo. Accenderla solo per brevi momenti, in ambienti ben isolati, può ridurre drasticamente il consumo. Anche piccoli accorgimenti, come una tenda più spessa o un tappeto sul pavimento, aiutano a trattenere il calore e limitano la dispersione.
Molte famiglie scelgono di utilizzarla per scaldare una singola stanza, un angolo di lavoro o un bagno freddo al mattino. È una scelta pratica, ma non deve trasformarsi in abitudine quotidiana. Il rischio è quello di sostituire la pianificazione con una scelta presa d’istinto, cedendo al comfort immediato senza considerare l’impatto complessivo.





